Efficienza energetica


Efficienza energetica


COSTRUNET srl è un'azienda che ormai costruisce secondo il concetto fondamentale di RISPARMIO ENERGETICO. Grazie alla continua ricerca e alla accurata selezione dei migliori materiali, COSTRUNET è in grado di fornire un prodotto garantito e certificato.

Il CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI non è una etichetta, ma una realtà di primaria importanza nella nostra filosofia di lavoro. I nostri interventi edilizi prevedono;
· robusto incremento degli isolamenti termici;
· utilizzo di materiali eco-compatibili;
· correzione ponti termici → meno dispersione calore → no condense;
· serramenti in legno o alluminio ad alto isolamento termico/acustico;
· caldaie centralizzate, a basso consumo, a condensazione;
· utilizzo di pompe di calore ad energia fotovoltaica;
· riscaldamento a pavimento mediante pannelli radianti;
· contabilizzazione del calore per ogni unità immobiliare;
· pannelli solari termici per la produzione di acqua calda;
· pannelli solari fotovoltaici per l'alimentazione degli impianti di illuminazione e forza motrice delle parti comuni;
· isolamento acustico progettato e certificato;
· impiego di impianti autonomi di ventilazione meccanica controllata.

 

 

 

LA NORMATIVA ITALIANA

Dal 1991, anno di pubblicazione della Legge 10 in materia di contenimento energetico negli edifici, la Normativa Italiana si è fatta via via più restrittiva per quelli che sono gli standard limite da rispettare nelle nuove costruzioni. Oggi, il D.Lgs. 311/06 e la Normativa regionale rendono necessario il rispetto di valori limite di trasmittanza termica per ogni componente dell'involucro edilizio. Il rispetto di tali limiti diventa però sempre più complicato con soluzioni edilizie convenzionali. Per di più, il D.Lgs. 192/05 introduce il concetto di Certificazione Energetica degli edifici, che vengono così suddivisi in classi in funzione del loro rendimento.

Le ultime normative nazionali riguardo al rendimento energetico degli edifici (vedi il decreto legge 192 del 19/08/2005 ed il successivo decreto legislativo 311 del 29/12/2006) mostrano quanto l'Italia creda oggi nel risparmio energetico. Il governo ha reso infatti obbligatoria la Certificazione Energetica negli edifici sia nuovi che esistenti, in seguito con il DL n. 63 del 04/06/2013 convertito in legge 90/2013 tale certificato è sostituito con l'attestato di Prestazione Energetica. (APE).

L'Ape (attestazione di prestazione energetica) contiene la «targa energetica» che sintetizza le caratteristiche energetiche dell'immobile. Per misurarle, il tecnico deve analizzare le caratteristiche termo igrometriche, i consumi, la produzione di acqua calda, il raffrescamento e il riscaldamento degli ambienti, il tipo di impianto, eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile. L'attestato deve contenere anche i dati catastali dell'immobile. Nel caso si debba vendere la propria abitazione o stipulare un nuovo contratto di locazione per trovare un inquilino, i relativi annunci commerciali tramite tutti i mezzi di comunicazione devono riportare l'Indice di prestazione energetica (Ipe) dell'involucro edilizio e globale dell'edificio o dell'unità immobiliare e la classe energetica corrispondente, contenute nell'attestato di prestazione energetica. Poi, durante le trattative di compravendita o di locazione, venditori e locatori devono rendere disponibile al potenziale acquirente o al nuovo conduttore l'attestato di prestazione energetica. In caso di vendita l'attestato dovrà essere consegnato all'acquirente, così come in caso di locazione al conduttore.

Tale documento classifica l'edificio dal punto di vista della coibentazione e del risparmio energetico. In sostanza consiste in una valutazione dei requisiti energetici integrati di un immobile con conseguente certificazione e attribuzione della classe energetica, proprio come gli elettrodomestici sono oggi classificati in base al proprio consumo energetico. È quindi interesse del consumatore, acquirente di un immobile, sapere se l'edificio produce o meno un risparmio energetico. Una casa realizzata senza nessun accorgimento dal punto di vista energetico sarà irrimediabilmente destinata a svalutarsi enormemente nel tempo perchè non conforme alle nuove normative, maggiormente inquinante e causa di un aggravio di spese per la persona che la abita.

Nel 1991, con l'emanazione del DPCM 01/03, la normativa italiana affronta il problema dell'inquinamento acustico, limitandosi a fissare ed a rendere validi sul territorio nazionale i livelli di accettabilità del rumore.

Nel 1995, la Legge n. 447, quale Legge Quadro sull'Inquinamento acustico, recependo normative comunitarie, stabilisce i principi fondamentali per la tutela dell'ambiente esterno ed abitativo dall'inquinamento acustico, creando la base ai successivi provvedimenti attuativi.

Il conseguimento delle finalità legislative viene ricercato con azioni di carattere preventivo (classificazione acustica del territorio comunale, valutazioni di impatto ambientale, etc.) e di protezione ambientale (controllo dei livelli di inquinamento acustico, piani di risanamento, etc.), definendo in dettaglio le competenze dei vari enti (Stato, Regioni, Province, Comuni e privati).

Il 5 Dicembre 1997, in attuazione alla legge 447/95, viene emanato il DPCM 05/12/1997 denominato "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici", che si propone di tutelare la qualità di vita negli ambienti abitativi e di armonizzare le tecniche costruttive degli edifici, mediante l'imposizione del rispetto dei seguenti parametri acustici:

1. Indice del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti (R'w);
2. Indice dell'isolamento acustico normalizzato di facciata (D2m,nT,w);
3. Indice del livello di rumore di calpestio di solai, normalizzato (L'nT,w);
4. Livello massimo di rumore prodotto dagli impianti tecnologici a servizio discontinuo (LASmax);
5. Livello equivalente di rumore prodotto dagli impianti tecnologici a servizio continuo (LAeq).

  TIPO DI EDIFICIO R'w D2m,nT,w L'nw LASmax LAeq
A Residenze o assimilabili 50 40 63 35 35
B Uffici o assimilabili 50 42 55 35 35
C Alberghi, pensioni o assimilabili 50 40 63 35 35
D Ospedali, cliniche, case di cura o assimilabile 55 45 58 35 25
E Attività scolastiche o assimilabile 50 48 58 35 25
F Attività ricreative e di culto o assimilabili 50 42 55 35 35
G Attività commerciali o assimilabili 50 42 55 35 35

L'isolamento acustico in facciata dovrà essere non inferiore a 40 dB per edifici adibiti a residenza ed alberghi, pensioni o assimilabili, 42 dB per edifici adibiti ad uffici, attività ricreative e di culto, ed attività commerciali, 45 dB negli ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili e 48 dB per gli istituti scolastici.

 

DIZIONARIO TECNICO

Il D.Lgs. 311/06 ha suddiviso tutti i Comuni in 6 classi, indicate con le prime lettere dell'alfabeto, in funzione dell'andamento delle temperature. Per esempio Linosa è in classe A, molto calda, mentre Limone Piemonte è in classe F, molto fredda.

L'EPI è il valore sulla base del quale si definisce la classe energetica della casa e rappresenta la quantità di energia necessaria a riscaldare un metro quadrato di pavimento dell'abitazione in un anno, è espresso in kWh/(m2 anno). Una casa con basso indice di prestazione è una casa ad alta efficienza energetica.

Il riferimento attuale per la valutazione della classe energetica di un edificio è rappresentato dal modello CasaClima, che prevede le classi energetiche F, E, D, C, B, A, ORO.

Gli edifici realizzate da Costrunet rientrano nelle classi energetiche B, A e ORO.

• Classe B: caratterizzata da un valore di EPI inferiore o uguale a 50 kWh/m2 anno, pari a 5 litri/m2 anno (detta anche casa da 5 litri)
• Classe A: caratterizzata da un valore di EPI inferiore o uguale a 30 kWh/m2 anno, pari a 3 litri/m2 anno (detta anche casa da 3 litri)
• Classe ORO: caratterizzata da un valore di EPI inferiore o uguale a 10 kWh/m2 anno, pari a 1 litro/m2 anno (detta anche casa da 1 litro)

Determina la capacità dei materiali di attenuare e ritardare l'ingresso in ambiente dell'onda termica dovuta alla radiazione solare incidente sull'involucro edilizio. Essa dipende dallo sfasamento termico e dallo smorzamento termico. Un'elevata inerzia termica garantisce ottime prestazioni durante la stagione estiva e le migliora durante quella invernale.

L'isolamento termico dei fabbricati dall'esterno, comunemente detto "a cappotto", ha avuto le sue prime applicazioni alcuni decenni fa e ancora oggi costituisce uno dei sistemi di isolamento più efficaci sia per interventi sul nuovo sia sull'esistente. È un sistema che può essere utilizzato per tutti i tipi di pareti. Dal punto di vista tecnologico, esso comporta l'applicazione di un rivestimento isolante sulla parte esterna delle pareti dell'edificio, così da correggere i ponti termici e ridurre gli effetti indotti nelle strutture e nei paramenti murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura esterna. Il sistema consente di mantenere le pareti d'ambito a temperatura più elevata, evitando fenomeni di condensa ed aumentando il confort abitativo.

Nel dettaglio la tecnica consiste nell'applicazione di pannelli isolanti sulla pareti esterne degli edifici, nella rifinitura con rasante a due strati da applicare "bagnato su bagnato" o in tempi immediatamente successivi l'uno dall'altro, con interposta rete di vario tipo ed infine con rivestimento superficiale di finitura.

Ciò garantisce la massima sicurezza del sistema e della sua durata nonché un'elevata resistenza agli urti.

E' il punto di una costruzione che presenta un flusso termico maggiore rispetto alle parti vicine o, più semplicemente, quando il comportamento termico di una parte dell'edificio differisce da quello delle parti circostanti. Esempi tipici sono rappresentati dai balconi e da tutte le parti costruttive isolate in modo inappropriato. Si parla di ponti termici geometrici e ponti termici costruttivi. I primi sono quelli che si presentano negli angoli, in coincidenza di variazioni di direzione delle strutture e degli elementi aggettanti. I secondi si manifestano invece nei punti in cui materiali ad alta conducibilità termica penetrano in un elemento strutturale che presenta una maggiore coibentazione: balconi in calcestruzzo senza isolamento, architravi non coibentati, pilastri in calcestruzzo che attraversano la muratura perimetrale. Alla base di un ponte termico quindi c'è sempre un difetto progettuale o di realizzazione. Gli effetti negativi sono: perdite di calore, condense superficiali, formazione di muffe, danni alle strutture, diminuzione del comfort termico e igrometrico. La regola principe per evitare i ponti termici è realizzare una coibentazione ottimale e soprattutto completa dell'edificio.

Relativamente ad una parete o ad un tetto, ne rappresenta la capacità di ritardare l'ingresso del caldo estivo in casa. Tale capacità dipende non solo dalla massa superficiale della parete ma anche dalla capacità termica degli elementi che la compongono, cioè dalla quantità di calore che essi sono in grado di assorbire. Per mantenere condizioni di benessere tale valore, espresso in unità di tempo, dovrebbe essere minimo di 8 ore. In questo modo le pareti e il tetto saranno in grado di accumulare il calore delle ore più calde (ritardando la sua entrata) e lo smorzamento, che gli elementi sono in grado di garantire, produrrà una riduzione del valore di temperatura.

Il presente parametro, comunemente trascurato nella progettazione convenzionale, è di grande influenza soprattutto nel determinare il COMFORT TERMICO estivo con notevoli ripercussioni sul RISPARMIO ENERGETICO.
Lo smorzamento termico infatti, indica quanto la temperatura interna risenta delle variazioni di quella esterna. Per cui, tanto più elevato è il suo valore, tanto più la temperatura interna tenderà a rimanere costante.
Dal punto di vista numerico è definito dal rapporto tra il valore dell'ampiezza dell'onda termica esterna e quello dell'ampiezza dell'onda termica interna.

La trasmittanza termica viene indicata come U termico e rappresenta il flusso di calore che passa attraverso un metro quadrato di superficie. È quindi un valore che indica la capacità di un corpo di trattenere il calore. Più il valore è basso e più il corpo è un buon isolante termico. La normativa italiana ha fissato dei valori limite di trasmittanza U per ogni componente dell'edificio, in funzione della zona climatica del Comune in cui è costruito.

Rappresenta la capacità di un elemento della casa di isolare acusticamente l'ambiente interno dai suoni provenienti dal mondo esterno e viceversa. Le modalità con cui si propaga il suono da un ambiente all'altro sono diverse, e pertanto, anche le azioni necessarie per contrastare tale diffusione rispecchiano tale diversità.

L'energia sonora, di natura aerea (televisione, stereo, voci, traffico, etc.) o causata da un impatto, può passare attraverso un muro, un pavimento, un tetto, un serramento, etc.

La soluzione tradizionale è quella di realizzare pareti che abbiano un elevato peso per unità di superficie, ricorrendo ad elevati spessori o all'impiego di materiali ad alto peso specifico.

In realtà il meccanismo con cui una parete riduce l'energia sonora è molto più complesso e non riguarda solo la sua massa, ma coinvolge tante altre caratteristiche dei materiali usati. Proprio per questo motivo, l'impiego di materiali isolanti porosi consente di ottenere un ottimo isolamento acustico. Lo stesso è espresso dall'indice del potere fonoisolante Rw. Più il valore di Rw è alto, più la parete sarà in grado di proteggere dai rumori esterni.

EDIFICIO A BASSO CONSUMO

Con il termine edificio a basso consumo energetico viene indicato un fabbricato che, in virtù del sistema costruttivo e dell'isolamento termico dell'involucro, consente di riscaldare il volume abitativo con una quantità limitata di energia.

Un edificio a basso consumo energetico è un edificio con basso Indice di Prestazione Energetica (EPI), cioè un edificio che necessita di una quantità minima di litri di gasolio o metri cubi di metano per essere riscaldato.
La maggior parte delle case esistenti in Italia per essere riscaldate hanno bisogno di 10-15 litri di gasolio all'anno per ogni metro quadrato di superficie abitabile.

Tale quantità, onerosa dal punto di vista economico e ambientale, può essere ridotta adottando opportuni accorgimenti costruttivi che consentono di limitare le perdite di calore dell'involucro.

 

L'adozione di questi accorgimenti consente di ridurre il fabbisogno energetico sotto i 4 litri gasolio/(m2 anno):
• Pareti ad alto isolamento termico;
• Isolamento solai;
• Isolamento tetto;
• Finestre ad alta resistenza termica;
• Eliminazione dei ponti termici;
• Sfruttamento dell'energia solare;
• Impianti ad alto rendimento.

 

Il fabbisogno termico è diretta conseguenza della trasmittanza termica delle parti che compongono la casa e della zona climatica in cui essa è costruita. Lo stesso è influenzato anche da altri fattori: il progetto, la forma della casa (in base al rapporto tra la superficie ed il volume), l'orientamento, le dimensioni delle parti finestrate...

Più le pareti, i solai, il tetto e i serramenti hanno trasmittanza termica bassa e minore è la quantità di calore disperso (quindi di energia sprecata!).

 

 

 

Possiamo confrontare le trasmittanze termiche delle tipologie costruttive adottate da noi normalmente con i valori di trasmittanza termica limite (U- W/m2 K ) di normativa più restrittivi, quelli della Zona Climatica F:


COMPONENTE Tipologia Costruttiva adottata Minimo normativa (D.L. 311/06)
Muri perimetrali 0.15 0.33
Solaio 0.23 0.32
Copertura 0.23 0.29
Serramenti 1.50 2.00
Vetri 1.20 1.30

 

 

Comportamento invernale:

Grazie alla bassa trasmittanza che caratterizza l'involucro, è possibile realizzare un'abitazione che necessita di pochissima energia per essere riscaldata. Avere una parete molto isolata significa avere una parete calda: questo è molto importante per garantire il comfort durante i mesi più freddi. Più la parete è calda e meno si dovrà aumentare la temperatura del riscaldamento, aumentare di 1 grado la temperatura interna equivale a vedere aumentare le spese del riscaldamento del 6%!

In un edificio Costrunet ogni particolare costruttivo è stato studiato per evitare ponti termici e "spifferi" in modo da ridurre notevolmente le dispersioni di calore e mantenere costante la temperatura dell'ambiente abitativo.

Comportamento estivo:

Il caldo estivo è un problema non trascurabile. Gli spessori e i materiali isolanti di tutte le pareti esterne e le coperture sono stati scelti in modo da garantire uno sfasamento termico di almeno 8 ore. D'estate, nelle ore centrali, il caldo non arriverà in casa mentre il fresco serale verrà temperato dal rilascio graduale di parte del calore mitigato dallo smorzamento termico. Anche la posizione e la dimensione dei serramenti è scelta in modo da evitare il surriscaldamento estivo.

Caratteristiche acustiche:

La caratteristica sezione multistrato che alterna elementi compatti con elementi pesanti, elementi leggeri e intercapedini d'aria, tipica delle pareti e dei solai, garantisce un ottimo comportamento fonoisolante.